Riportiamo di seguito il comunicato di Caritas Italiana del 26 agosto 2016:
Oggi il Direttore di Caritas Italiana in visita a Rieti e Pescara del Tronto.
Prima rilevazione dei bisogni delle persone e delle comunità colpite dal
sisma. L’incontro con i Vescovi e le Caritas diocesane di Rieti e di Ascoli
Piceno.
Il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, si è recato oggi nelle zone
colpite del sisma del 24 agosto scorso come segno di vicinanza alle persone e alle
comunità di questi luoghi, e per avviare un confronto operativo sugli interventi più
immediati e per quelli di medio e lungo periodo.
Due le tappe del viaggio: i territori di Rieti ed Ascoli Piceno, in cui ricadono i centri
più devastati dal terremoto, dove don Soddu ha incontrato rispettivamente prima
mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti, insieme al direttore della Caritas diocesana
don Benedetto Falcetti, e successivamente mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli
Piceno, con il Direttore della Caritas ascolana, don Alessio Cavezzi.
«Sono qui per capire come l’azione delle Caritas che sono in Italia si possa innestare
in questo territorio così duramente colpito, a partire dalle necessità e dai bisogni più
immediati delle persone – ha dichiarato don Soddu -. Prestiamo la massima
attenzione all’evolversi degli eventi e tutto quello che ci sarà da fare sarà fatto». Una
specifica esigenza in questo senso è emersa per le famiglie delle vittime, che però non
abitano nei luoghi del sisma.
Nel territorio di Rieti, dove 10 sono le Parrocchie colpite, in questo momento ci
sono 8 i campi della Protezione civile tutti seguiti dalla Caritas diocesana, che insieme
alle altre realtà ecclesiali sta supportando le famiglie delle vittime e le persone rimaste
senza casa, e per le quali ha chiesto l’allestimento di alcune piccole tende per le
celebrazioni religiose e l’ascolto. La Diocesi di Ascoli Piceno, che vede 3 sue
parrocchie coinvolte nel sisma, ha coadiuvato nei giorni scorsi l’azione dei
soccorritori con la distribuzione di 1.200 pasti, lavoro che continua anche dopo
l’allestimento delle cucine nelle tendopoli. Qui una particolare attenzione è stata
dedicata ai bambini e alle famiglie delle vittime del terremoto.
Durante la visita don Soddu ha espresso «cordoglio e dolore per le vittime e
vicinanza alle famiglie per quanto accaduto» e lanciato un appello: «Nessuno si deve
muovere, il volontariato spontaneo è dannoso perché rischia seriamente di intralciare i
soccorsi organizzati». Infine il Direttore di Caritas Italiana, che domani sarà
nuovamente a Rieti, ha invitato alla preghiera comune: «Si può pregare anche
donando le nostre intenzioni della giornata, donando la nostra giornata, affinché
possiamo capire che la carità non è una cosa che capita, ma che tutti noi viviamo di
carità».
Continuano poi a giungere messaggi di solidarietà provenienti dalle Caritas di tutto il
mondo. A quelli arrivati nei giorni scorsi, si sono aggiunti quelli di Caritas Ungheria e
di Caritas Giappone, ma anche di realtà vittime a loro volta di calamità simili, come il
Comune di Medolla (Modena) colpito dal terremoto in Emilia Romagna del 2012.
Particolarmente significativa anche la vicinanza del Vescovo di Erbil, il capoluogo della
regione del Kurdistan, nel Nord dell’Iraq, che ha accolto negli ultimi mesi i profughi in
fuga dagli attacchi di DAESH e che ha avviato una piccola raccolta fondi da destinare
agli interventi di Caritas Italiana per i terremotati del centro Italia.
Ulteriori aggiornamenti sono disponibili sul sito www.caritas.it, tramite l’account
Twitter @CaritasItaliana e quello Facebook www.facebook.com/CaritasIt.
Ricordiamo che nella nostra Diocesi è possibile donare:
- recandosi presso gli uffici della Caritas a Fano in via Rinalducci, 11
- utilizzando il conto corrente postale n. 001035130606
- tramite c. c. bancario Carifano- Sede Centrale IBAN: IT15X0521624310000000012938 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”.
Alleghiamo di seguito il testo integrale del Comunicato Stampa_n.22_26-08-2016