Progetti di Avvento 2020
TENDI LA TUA MANO AL POVERO
In questo “tempo sospeso” in cui il Covid ha obbligato tutti noi, i Centri d’Ascolto diocesano, zonali e delle caritas parrocchiali, hanno registrato un crescente aggravio della povertà delle famiglie in particolare quelle con figli minori, che a causa della pandemia si sono visti privati di un loro diritto primario: l’istruzione.
“Quando grazie ai vostri buoni spesa per il materiale scolastico, ho portato i miei bambini in cartolibreria, non potete immaginare quanto sono stati contenti: per la prima volta hanno potuto scegliere i loro zaini, il diario, l’astuccio e i quaderni.”
I genitori che desiderano poter garantire questo diritto ai propri figli, chiedono sostegno economico per l’acquisto di libri di testo, di materiale scolastico, spese per il supporto tecnologico, aiuto per colloqui psicologici, abbonamenti per i trasporti e mense.
La Carità si fa Cultura per combattere la povertà educativa e garantire il futuro dei nostri giovani.
“Educare a servire, educare è servire”: il vero servizio dell’educazione è l’educazione al servizio, così leggiamo nell’Instrumentum Laboris del Patto Educativo Globale di Papa Francesco. A partire da questo principio Caritas e Centro Missionario Diocesano quest’anno sosterranno le spese per l’istruzione e la formazione accademica di 24 giovani seminaristi in Burundi presso la Congregazione degli Apostoli del Buon Pastore.
“Rimango convinto che formare un prete sia servire un intero popolo” (Padre Zenon della Congregazione degli Apostoli del Buon Pastore)
L’Ufficio diocesano Migrantes in occasione del Giubileo dei Migranti 2020 propone insieme a Caritas di sostenere la “Casa tra le nuvole” di Fabriano che ospita le donne straniere che escono dalla strada, inserite nei programmi di assistenza e protezione sociale, realizzati per le vittime di tratta e sfruttamento sessuale.
“Giubileo è liberare gli oppressi. È dare libertà a chi ha una vita misera e maledetta.”
In queste strutture alle vittime di tratta viene assicurata l’accoglienza 24 ore su 24, per tutto l’anno, in un contesto di carattere familiare che si rivela in quasi tutti i casi il migliore per instaurare rapporti di fiducia e per elaborare un progetto che risponda ai bisogni individuali.
La restituzione della dignità è il primo passo verso il raggiungimento di una concreta autonomia.