Storie di vita, conflitti e racconti senza tempo

Mi sento in dovere di parlare di storie di vita, lo faccio raccontando l’incontro avvenuto in Caritas il 18 Febbraio 2017 con la straordinaria partecipazione di Sebastiano Nino Fezza, noto reporter RAI, che ha raccolto per un lungo periodo le immagini di un’innumerevole elenco di conflitti; spalleggiato dall’entusiasmo raggiante di un giovane fanese alla prime esperienze di viaggi oltre confine, Matthias Canapini, che non rispetta sicuramente i canoni di un ragazzo della sua tenera età, ma si mostra al contrario fortemente in ricerca di nuovi orizzonti e nuove avventure.

L’incontro si inserisce all’interno del ciclo di appuntamenti della Scuola di Pace che quest’anno affronta i temi dell’accoglienza, della nonviolenza e dei conflitti.
I reporter in questione hanno raccolto storie di vita non sempre piacevoli che noi occidentali abbiamo vissuto forse secoli fa. Sono storie di bambini, donne, uomini, anziani che si trovano immersi in atroci realtà senza neanche una possibilità di riscatto.
Sono storie di vita strappate precocemente all’universo, storie di sorrisi interrotti da conflitti radicati nelle culture dei popoli.
I bambini sono il volto della speranza, ma i più facili da strumentalizzare, come semplici armi da acquistare a poco prezzo, con intenti assai più grandi. Sono sale tolto alla terra, al futuro dei nostri prossimi.
Al quanto strano il mondo degli uomini, si identifica nel progresso pur allontanandosene abilmente.
Il compito che assolvono i più amorevoli di cuore, si identifica con il racconto di storie assai lontane dal nostro quotidiano che se non narrate non esisterebbero.
Cristina Tonelli
Mi sento in dovere di parlare di storie di vita, lo faccio raccontando l’incontro avvenuto in Caritas il 18 Febbraio 2017 con la straordinaria partecipazione di Sebastiano Nino Fezza, noto reporter RAI, che ha raccolto per un lungo periodo le immagini di un’innumerevole elenco di conflitti; spalleggiato dall’entusiasmo raggiante di un giovane fanese alla prime esperienze di viaggi oltre confine, Matthias Canapini, che non rispetta sicuramente i canoni di un ragazzo della sua tenera età, ma si mostra al contrario fortemente in ricerca di nuovi orizzonti e nuove avventure.
L’incontro si inserisce all’interno del ciclo di appuntamenti della Scuola di Pace che quest’anno affronta i temi dell’accoglienza, della nonviolenza e dei conflitti.
I reporter in questione hanno raccolto storie di vita non sempre piacevoli che noi occidentali abbiamo vissuto forse secoli fa. Sono storie di bambini, donne, uomini, anziani che si trovano immersi in atroci realtà senza neanche una possibilità di riscatto.
Sono storie di vita strappate precocemente all’universo, storie di sorrisi interrotti da conflitti radicati nelle culture dei popoli.
I bambini sono il volto della speranza, ma i più facili da strumentalizzare, come semplici armi da acquistare a poco prezzo, con intenti assai più grandi. Sono sale tolto alla terra, al futuro dei nostri prossimi.
Al quanto strano il mondo degli uomini, si identifica nel progresso pur allontanandosene abilmente.
Il compito che assolvono i più amorevoli di cuore, si identifica con il racconto di storie assai lontane dal nostro quotidiano che se non narrate non esisterebbero.
Cristina Tonelli
Cristina Tonelli