Scuola di Pace

SCUOLA DI EDUCAZIONE ALLA PACE “CARLO URBANI”

Il progetto nasce e trova fondamento nella “prevalente funzione pedagogica” della Caritas e si pone nell’ottica di coinvolgere persone disposte a condividere un cammino di formazione e azione sui temi della giustizia globale, della tutela dei diritti umani e della risoluzione nonviolenta dei conflitti.

La promozione di una pedagogia della pace diventa ambito privilegiato della testimonianza di una carità non astratta ma pienamente coinvolta nella storia.

La Caritas vuole offrire l’occasione alla comunità civile e alle comunità ecclesiali di continuare ad approfondire la ricerca di strategie per favorire in tutti i modi la pace e il dialogo. La metodologia di lavoro che prevede di analizzare e approfondire alcuni problemi, di ipotizzare linee di progetto e di verificarne l’efficacia ci offre infatti l’occasione di operare per la pace non in termini teorici ma cogliendo le provocazioni della storia.

OBIETTIVI:

Educare le generazioni che guideranno la società di domani al fine di sostituire la cultura della guerra con la cultura della pace, la cultura della competizione selvaggia con quella della cooperazione, l´esclusione con l´accoglienza, l´individualismo con la solidarietà, la separazione con la condivisione, l´arricchimento con la ridistribuzione.

Sensibilizzare le scuole affinché promuovano un ampio dibattito sul tema della pace e l’inserimento permanente dell’educazione alla pace e ai diritti umani nei programmi scolastici.

Promozione del servizio civile e del volontariato in generale come scuola di disponibilità ed apertura agli altri.

Favorire stili di gratuità.

Per dare continuità all’impegno per la pace che la guerra in Iraq ha suscitato in molti, grazie anche agli interventi forti e profetici del Papa, abbiamo pensato di dare vita ad una scuola di pace permanente nata nel 2004 e rivolta:

– ai giovani e alle giovani che vogliono svolgere un anno di servizio civile, per offrire loro una seria formazione di base che li aiuti a dare continuità nella propria vita, all’esperienza che faranno col servizio civile;

– agli insegnanti in genere, e in particolare a quelli di religione, affinché inseriscano sempre più queste tematiche all’interno del loro insegnamento;

– ai cristiani, che dopo secoli di oblio con la Pacem in Terris di Papa Giovanni XXIII hanno riscoperto che non ci sono guerre giuste (“È alieno dalla ragione pensare che nell’era atomica la guerra possa essere utilizzata come strumento di giustizia”), che “Cristo è la nostra pace” (Ef 2,14) e che “La pace è dono di Dio affidato agli uomini” (Paolo VI);

– ai cittadini in genere, che vogliono uscire dall’ignoranza in cui sono relegati dai mezzi di informazione e vogliono intervenire nella storia da protagonisti, lillipuziani uniti a sconfiggere il gigante Gulliver della guerra, delle ingiustizie, delle offese alla dignità delle persone e alla salvaguardia del creato.

VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE

Affianco alla Scuola, l’attenzione alla Pace è rafforzata anche dall’organizzazione annuale della Veglia diocesana di preghiera per la Pace, sulla base del messaggio del Papa.

Veglia per la Pace