RIPARTENZA POST-LOCKDOWN: PAROLA D’ORDINE SPERANZA.

Ripartenza post lockdown: parola d’ordine speranza

Photo by Ron Smith on Unsplash

La fine del lockdown ha concesso alla mia passione di scrittrice di ritrovare il carburante utile al suo scopo: le uscite, l’osservazione del mondo circostante e i rapporti umani.

Photo by Ron Smith on Unsplash

Durante le prime passeggiate a me concesse ho guardato con grande rammarico i volti dei passanti, inevitabilmente segnati dalla fatica di questi lunghi mesi, gli occhi vitrei e spenti di chi sembra aver perso sogni e speranze.

Sentimenti contrastanti crescono nel cuore della gente: da un lato la voglia di rialzarsi, dall’altro la paura di non farcela, a farla da padrona il senso di incertezza crescente assecondato da  notizie e informazioni sempre differenti.

Incertezza sul presente e sul futuro, paure dettate dal senso civico che sembra stare a cuore solo ad una piccola fetta di comunità.

Questa pandemia, in ogni sua fase, ci ha chiesto un continuo adattamento a leggi e normative, ci ha allontanato da ogni nostro affetto, dalle nostre sicurezze, dal rapporto con il genere umano e dall’arricchimento che ne deriva.

Occorre, a mio avviso ricercare però il lato positivo di questa situazione così anomala. Il tempo è improvvisamente aumentato e molti di noi si sono tuffati nel mondo culinario, del fai da te, del fitness e delle serie tv a non finire. Qualcuno ha riscoperto il valore immenso della famiglia e dei benefici conseguenti alla cura non frenetica di essa.

Riarmiamoci di speranza, rincontriamo i nostri affetti per superare questo tzunami emergenziale in cui tutti noi siamo paradossalmente stati “risucchiati”.

La fine del lockdown ha concesso alla mia passione di scrittrice di ritrovare il carburante utile al suo scopo: le uscite, l’osservazione del mondo circostante e i rapporti umani.

Durante le prime passeggiate a me concesse ho guardato con grande rammarico i volti dei passanti, inevitabilmente segnati dalla fatica di questi lunghi mesi, gli occhi vitrei e spenti di chi sembra aver perso sogni e speranze.

Sentimenti contrastanti crescono nel cuore della gente: da un lato la voglia di rialzarsi, dall’altro la paura di non farcela, a farla da padrona il senso di incertezza crescente assecondato da  notizie e informazioni sempre differenti.

Incertezza sul presente e sul futuro, paure dettate dal senso civico che sembra stare a cuore solo ad una piccola fetta di comunità.

Questa pandemia, in ogni sua fase, ci ha chiesto un continuo adattamento a leggi e normative, ci ha allontanato da ogni nostro affetto, dalle nostre sicurezze, dal rapporto con il genere umano e dall’arricchimento che ne deriva.

Occorre, a mio avviso ricercare però il lato positivo di questa situazione così anomala. Il tempo è improvvisamente aumentato e molti di noi si sono tuffati nel mondo culinario, del fai da te, del fitness e delle serie tv a non finire. Qualcuno ha riscoperto il valore immenso della famiglia e dei benefici conseguenti alla cura non frenetica di essa.

Riarmiamoci di speranza, rincontriamo i nostri affetti per superare questo tzunami emergenziale in cui tutti noi siamo paradossalmente stati “risucchiati”.

Cristina Tonelli