Positività: carburante indispensabile alla conoscenza
"La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ottimismo" Rita Levi Montalcini, 2008

Questa frase del premio Nobel Rita Levi Montalcini mi ha davvero lasciata stupefatta e attonita.
Debbo dire che non mi aspettavo da lei, così geniale, intelligente, figura eccelsa riconosciuta universalmente, una affermazione tale: modesta ma al contempo così complessa.
Semplicemente, lei caparbiamente si impegnava ed era ottimista, nonostante il periodo storico che si trovava a vivere.
Ecco, queste sono secondo a mio avviso, le parole chiave del nostro tempo per tentare di ritinteggiare il futuro più roseo di quanto non appaia in questi anni.

Ottimismo: ne occorre a dosi eccessive che mai male faranno, ne occorre a tutti per alleggerire carichi di pensieri e problemi.
Ne occorrerà sempre più per cercare di scorgere soluzioni e speranze che a volte non trovano facili riscontri lodevoli, ma di tanto di tanto “muovono montagne”.
L’impegno, lo spirito zelante, è ciò che bramo venga man mano recepito
come indispensabile arma contro la mediocrità, la superficialità che si
gratta via facilmente lasciando un’ombra di pochezza che nulla porta
all’ animo umano e ai suoi successi eventuali e futuri.
Ottimismo e impegno, penso e sostengo fortemente, puliscono la mente umana da pochezza, noia intellettuale, piccola o grande delinquenza, malasorte educativa.
Essere impegnati, trovare scopi, individuare la propria via per rimanere impegnati di cuore e di testa, immunizzandosi così da stati malinconici, da mediocrità, da brutture che pur la vita, nel corso della storia, non ci ha mai negato e quindi dovremmo essere teoricamente assai avvezzi a evitarle aspirando al bello e al buono del mondo che viviamo.
Oggigiorno nascono iniziative, locali e non, che mirano a prender coscienza dei problemi del mondo: dalla violenza alla realizzazione personale all’inquinamento.
Uomini e donne, forse una parte ancora troppo esigua, impegnati a combattere per apporre migliorie destinate agli eredi di questo mondo futuro, per lasciar qualcosa di sé di positivo, vantaggioso e nobilmente superiore.
Questo è il nocciolo.
Aspirare a eccellere, modificarsi in positivo, sciogliere dubbi, paure, mediocrità, errori della vita.
Ammiro molto coloro i quali si mettono in gioco, chi ha la positività nel Dna, chi continua nonostante tutto a guardar il bicchiere mezzo colmo e pensare che a tutto quasi si possa porre rimedio.
Tale è il nodo cruciale per una migliore esistenza collettiva.
Qualità, impegno, conoscenza, valori, correttezza, estetismo, audace ottimismo.
Non sono caratteristiche date in dotazione a tutti in maniera automatica e facile, ma possono diventare tratti umani indispensabili al nostro salto di qualità.
Io ci credo.
Cristina Tonelli
Questa frase del premio Nobel Rita Levi Montalcini mi ha davvero lasciata stupefatta e attonita.
Debbo dire che non mi aspettavo da lei, così geniale, intelligente, figura eccelsa riconosciuta universalmente, una affermazione tale: modesta ma al contempo così complessa.
Semplicemente, lei caparbiamente si impegnava ed era ottimista, nonostante il periodo storico che si trovava a vivere.
Ecco, queste sono secondo a mio avviso, le parole chiave del nostro tempo per tentare di ritinteggiare il futuro più roseo di quanto non appaia in questi anni.
Ottimismo: ne occorre a dosi eccessive che mai male faranno, ne occorre a tutti per alleggerire carichi di pensieri e problemi.
Ne occorrerà sempre più per cercare di scorgere soluzioni e speranze che a volte non trovano facili riscontri lodevoli, ma di tanto di tanto “muovono montagne”.
L’impegno, lo spirito zelante, è ciò che bramo venga man mano recepito
come indispensabile arma contro la mediocrità, la superficialità che si
gratta via facilmente lasciando un’ombra di pochezza che nulla porta
all’ animo umano e ai suoi successi eventuali e futuri.
Ottimismo e impegno, penso e sostengo fortemente, puliscono la mente umana da pochezza, noia intellettuale, piccola o grande delinquenza, malasorte educativa.
Essere impegnati, trovare scopi, individuare la propria via per rimanere impegnati di cuore e di testa, immunizzandosi così da stati malinconici, da mediocrità, da brutture che pur la vita, nel corso della storia, non ci ha mai negato e quindi dovremmo essere teoricamente assai avvezzi a evitarle aspirando al bello e al buono del mondo che viviamo.
Oggigiorno nascono iniziative, locali e non, che mirano a prender coscienza dei problemi del mondo: dalla violenza alla realizzazione personale all’inquinamento.
Uomini e donne, forse una parte ancora troppo esigua, impegnati a combattere per apporre migliorie destinate agli eredi di questo mondo futuro, per lasciar qualcosa di sé di positivo, vantaggioso e nobilmente superiore.
Questo è il nocciolo.
Aspirare a eccellere, modificarsi in positivo, sciogliere dubbi, paure, mediocrità, errori della vita.
Ammiro molto coloro i quali si mettono in gioco, chi ha la positività nel Dna, chi continua nonostante tutto a guardar il bicchiere mezzo colmo e pensare che a tutto quasi si possa porre rimedio.
Tale è il nodo cruciale per una migliore esistenza collettiva.
Qualità, impegno, conoscenza, valori, correttezza, estetismo, audace ottimismo.
Non sono caratteristiche date in dotazione a tutti in maniera automatica e facile, ma possono diventare tratti umani indispensabili al nostro salto di qualità.
Io ci credo.
Cristina Tonelli
Cristina Tonelli