Evento conclusivo mensa SOStengo 2020
Nel mese di agosto si è tenuta la mensa SOS, giunta alla conclusione da pochi giorni.
Di seguito un estratto della serata di conclusione della mensa SOStengo, che mette in evidenza alcune informazioni su volontari e utenti.
Per praticità ecco la versione testuale di quanto raccontato nel video.
1) Tatjana, puoi raccontarci qual è stata l’affluenza delle persone quest’anno?
Voglio ricordare che la Mensa SOStengo quest’anno, a causa delle misure anti-Covid, ha potuto distribuire unicamente pasti da asporto, senza poter quindi accogliere e far mangiare le persone a tavola come negli anni precedenti. Il servizio di asporto quest’anno è stato arricchito dalla collaborazione attivata con la Croce Rossa– sezione di Fano e con il gruppo locale della Protezione civile, che ringraziamo vivamente.
Nei 28 giorni di servizio sono stati distribuiti complessivamente 2.965 pasti. Nel 2019, nello stesso periodo di servizio avevamo distribuito 1392 pasti.
Le persone registrate sono state 213, di cui 35 persone senza una dimora stabile.
Il dato che vorrei sottolineare è quello relativo alle famiglie.
Le numerose nuove famiglie che hanno usufruito del servizio e che ancora hanno una propria casa, hanno consumato il pasto d’asporto in famiglia, in un clima il più possibile normale, rispetto al doversi necessariamente recare in mensa o altra struttura. Per noi questo è un segno importante di rispetto della dignità delle persone.
Questo dato ci deve aiutare a fare una riflessione ben più ampia sul tema della povertà alimentare a livello locale.
Continua a emergere una difficoltà, in particolare da parte delle famiglie, a sostenere le spese alimentari necessarie. Vediamo infatti che l’incidenza della povertà alimentare cresce all’aumentare del numero di componenti della famiglia, in particolare se sono presenti figli minori.
Una situazione che sappiamo esistere anche negli scorsi anni, ma che la crisi di tante attività in questo periodo sta continuando ad inasprire. Anche l’età media delle persone che necessitano di questo aiuto si sta abbassando rappresentando un sonoro campanello d’allarme.
La povertà alimentare è segno evidente di altre tipologie di problematiche socio-economiche, come la perdita o l’assenza di lavoro, problematiche abitative, ecc.
2) Giada, che cosa rappresenta invece la Mensa SOStengo dal punto di vista dei volontari?
G.: L’esperienza della Mensa SOStengo è un’esperienza di volontariato, come detto anche all’inizio da Loredana. Quest’anno anche di fronte alle necessarie misure di sicurezza e igiene imposte dal Covid, i volontari non si sono tirati indietro, facendo del mese di agosto un importante momento di solidarietà.
Che cosa sottolineare di questo servizio? Il fatto che le differenze di età, provenienza e motivazione tra tutti i volontari non sono state un problema da gestire, bensì una ricchezza che ha fatto funzionare l’organizzazione quotidiana con armonia.
I volontari sono stati veramente all’altezza della situazione, dopo i primi giorni in cui si è dovuto aggiustare il tiro, andavano da soli: i più esperti istruivano i nuovi. Il senso di responsabilità e di “appartenenza” è stato veramente notevole.
Poco meno di 70 volontari per un totale di 1211 ore di servizio.
Come ogni anno colpisce il modo in cui questo servizio permette davvero di mettere le persone al primo posto, di guardare l’altro con umanità, indipendentemente dai suoi sbagli, dal suo status sociale, o dalla sua nazionalità