​Etiopia: tregua umanitaria, ma insufficiente. Una tragedia senza riflettori   

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​Etiopia: tregua umanitaria, ma insufficiente. Una tragedia senza riflettori versione testuale

Mentre proseguono la guerra in Ucraina e gli interventi a sostegno dei profughi, Caritas Italiana pone l’accento anche sugli altri conflitti armati in corso nel mondo, spesso ignorati dai più, ma non da chi li subisce sulla propria pelle e da chi cerca di alleviarne le sofferenze.

È il caso della guerra tra il governo etiope ed il Fronte Popolare del Tigray che dura ormai da 16 mesi. Lo scorso 24 marzo si è finalmente giunti a una tregua per consentire l’accesso agli aiuti umanitari per una popolazione allo stremo dopo mesi di embargo che ha ridotto alla fame milioni di persone. Tuttavia, nonostante alcuni convogli siano entrati nella regione, il 6 aprile il Vescovo di Adigrat ha denunciato che nessun cambiamento significativo si sta registrando e ha lanciato un appello alla comunità internazionale per un’azione rapida ed urgente “Altrimenti il mondo deve essere preparato a vedere mucchi di cadaveri in tutta la regione del Tigray, provocati dalla prevenibile carestia causata dall’uomo.”

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