Casa Betania – Associazione “Amici di Casa Betania”

“Casa Betania” nasce nel Natale 2000, grazie alla testimonianza e alla disponibilità di Don Vincenzo Solazzi, parroco della parrocchia Santa Famiglia, in Fano, che ha affidato a sei ragazzi, appena ventenni, un piccolo appartamento della canonica per vivere la carità nell’accoglienza di uomini e donne senza dimora, per esigenze di concretezza e di risposta all’amore di Dio per l’uomo. Il modello di riferimento è Don Oreste Benzi e il suo esempio concreto di farsi prossimo agli uomini e donne in difficoltà.

 

COSA  -Il servizio svolto si caratterizza in un’ accoglienza notturna alla persona per 7 giorni, ogni 2 mesi, per un massimo di 3 volte l’anno. Un’altra attività importante sono le iniziative di sensibilizzazione sul tema della povertà estrema. Da circa quattro anni Casa Betania collabora con altre realtà della Provincia di Pesaro Urbino[1] (Caritas Diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola, l’Associazione San Paterniano Opera Padre Pio, la Caritas Diocesana di Pesaro, il CeIS e l’Associazione “Città della Gioia” di Pesaro) e, da due anni, con l’Ambito Territoriale (ATS) di Fano VI, per realizzare una “Rete” di servizi a sostegno delle persone senza dimora. Infatti la casa, in deroga alle sue regole, accoglie le persone segnalate dall’Assistente Sociale dell’ATS di Fano per un periodo di 30 giorni per la realizzazione di un progetto d’inserimento sociale.

 

PERCHE’ – Per rispondere ai bisogni primari delle persone in difficoltà

 

CHI – Per persone senza dimora, di passaggio o residenti, in temporanea difficoltà abitativa, con difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, che hanno interrotto le relazioni con famiglia d’origine o la famiglia che avevano creato, ex dipendenti da alcool o droghe.

 

DATI SUGLI OSPITI nel 2010 – Consultando il nostro registro delle presenze nello scorso anno possiamo constatare che in casa, che offre quattro posti letto, ha ospitato 167 persone; di cui 74 di origine italiana (44%) e 93 straniera (56%). In particolare per quello che attiene gli italiani sono stati ospitati 44 uomini e 30 donne; mentre di stranieri abbiamo ospitato 60  uomini e 33 donne. In ultimo per quello che concerne le nazionalità di provenienza ne abbiamo registrato più di venti come si può vedere di seguito: Marocco, Tunisia, Algeria, Siria, Iraq, Repubblica Ceca, Romania, Congo, Bulgaria, Albania, Libia, Ucraina, Georgia, Egitto, India, Polonia, Senegal, Serbia, Moldavia, Togo, Lituania, Macedonia, Slovenia, Austria, Perù.

 

COME – Le persone che ne hanno bisogno possono contattare direttamente la Casa tutti i giorni telefonando al numero 3405680216 dalla mattina alle ore 8.00 alle ore 19.30. La volontaria che riceva la chiamata fissa un colloquio conoscitivo possibilmente in giornata attraverso il quale valutare l’opportunità o meno dell’accoglienza.

 

MODALITÀ DI GESTIONE – La casa è gestita da una trentina di volontari che aprono la casa alle 19.45. L’ospite può godersi una doccia calda, un po’di riposo ed intanto viene preparata una bella cena sostanziosa. Il clima che si cerca di creare è quello famigliare in cui, gli ospiti che vogliono, possono chiacchierare con i volontari per raccontare un po’ della loro giornata ed anche della loro vita o semplicemente distrarsi con un po’ di televisione. Come da regolamento alle ore 23, 00 si va tutti a dormire per affrontare il giorno a venire. La sveglia suona presto, alle 6.30, una tazza di latte caldo, un caffè, qualche biscotto e forse anche un pezzo di torta e alle 7.30 si riparte: ci si rivedrà la sera dopo, augurando buona giornata a tutti!