Da chi è composto e a chi è rivolto
I Centri di Ascolto, promossi dalla Caritas Diocesana, possono operare su diversi livelli territoriali: diocesani, zonali, interparrocchiali; e operano in stretto collegamento con l e comunità ecclesiali. il servizio del Centro di Ascolto della Caritas Diocesana è coordinato da una persona, su mandato del Direttore, che promuove e gestisce direttamente il servizio stesso. nel Centro di Ascolto gli operatori lavorano in equipe. Per armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro, si dovrebbero confrontare periodicamente su come accompagnare le diverse persone incontrate.
La formazione degli operatori è decisivo per:
- apprendere la capacità di ascoltare e stare in relazione
- offrire una relazione d’aiuto efficace e significativa
- lavorare in equipe collaborando attivamente con gli altri
- attivare percorsi di soluzioni al problema (progettualità)
- acquisire capacità di lavorare in rete
Il Centro d’Ascolto si rivolge a destinatari diversi. In base al bacino territoriale di riferimento e alle forme di disagio espresse dal territorio possono esserci Centri d’Ascolto rivolti a:
- tutte le persone che versano in uno stato di lieve o forte disagio sociale
- stranieri disagiati
- persone senza dimora
- famiglie
- giovani
- Questa varietà dipende dai soggetti promotori, dalla tipologia di servizi offerti, dalle risorse a disposizione a dai coinvolgimenti attivati.
Come e dove opera
I Centri di Ascolto operano in stretto collegamento con le comunità ecclesiali, ed in rapporto costante con le Caritas di livello territoriale corrispondente (diocesano, zonale, interparrocchiale, parrocchiale, ecc…). Si stima che oggi in Italia i Centri di Ascolto siano circa 3000, di questi 316 sono quelli direttamente gestiti direttamente dalle Caritas Diocesane.