“Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in
mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed
eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si
spensero come un lucignolo, sono estinti: «Non ricordate più le cose
passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa
nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel
deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa”. (Isaia 43, 16-19)
E’ una delle definizioni più belle del Dio di Israele: Colui che apre
una strada. E la apre nel mare o nel deserto, cioè dove strade non ci
sono e sembra che sia impossibile attraversare per passare oltre.
Questo è fare “una cosa nuova”. E’ una chiave di lettura, da credenti,
del movimento migratorio di persone e popoli. E’ il Signore che apre
una strada e fa una cosa nuova.