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Normal – mente!

In questi giorni di caldo estivo canicolare, siamo spesso bersagliati da notizie drammatiche di uccisioni e violenze, sovente proprio dentro le mura domestiche, le quali racchiudono paradossalmente il mero concetto di calore e protezione della famiglia.

Ci pare un periodo in cui tutto slitti verso un mondo di perdizione, le cui notizie spesso ci fanno restare basiti data la loro tragica unicità e gravità cercando risposte, attoniti davanti a tali nefandezze.

Non esiste una risposta univoca e convenzionale per ogni domanda che ci si pone a fronte di tali aberrazioni, ma possiamo intavolare una serie di riflessioni su ciò che circonda il nostro quotidiano.

Viviamo in un mondo in cui spesso è tutto spinto all’esasperazione, in cui ogni normale aspetto della nostra vita, in realtà di norma molto più concretamente sobrio, è trasformato in eccesso, competizione e tirato a lucido per mera esibizione agli occhi di altri, il tutto iperbolizzato dall’utilizzo dei social.

Tutto ciò ha l’effetto di creare o acutizzare difficoltà d’animo e di mente, sovente già in precarie condizioni, spesso forti di assenza o scarsità di aiuto familiare, sociale o di contesti di vita sofferenti.

Potremmo dire che la società nasce per attuare un aiuto costante e collettivo per coloro i quali ne fanno parte, per superare anche momenti complessi, ma ciò che oggi viene meno è la collaborazione solidale, l’aiuto concreto e il supporto di cui l’umano ha bisogno. Siamo dotati di ogni sorta di dispositivo, macchina e aiuto elettronico; avvalliamo una massiccia spettacolarizzazione di tutto, ma siamo carenti in empatia e adeguato supporto alla propria sanità mentale ed emotiva.

 

Quando pensiamo alla salute, raramente ci riferiamo anche alla nostra mente. La sanità mentale è vista ancora in modo approssimativo e procrastinabile rispetto alla salute fisica.

Si fa terapia per migliorare, capirsi, conoscersi, vedere le cose da nuovi punti di vista, darsi una nuova possibilità. Non significa essere pazzi o squilibrati, dando adito a retaggi vecchi ed insipienti ma curare la propria mente alla stregua del nostro corpo. È questione di cultura, di smantellare mentalità ormai desuete anche a fronte di tali avvenimenti tragici che hanno in comune rimorsi e rimpianti per non aver colto avvisaglie di pericolo.

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