Skip links

ESSERE FIGLI, ESSERCI.

Tutti siamo figli.

Figli di qualcuno: desiderati, inaspettati, sognati, attesi, sofferti.

Essere figli è in un certo senso scontato: non per forza diventiamo genitori e dunque forse nonni, ma figli lo siamo tutti, a prescindere dai legami e dai ruoli successivi che la vita ci riserva.

Non è scontato però che siamo figli amati, voluti e che i genitori siano presenti nell’esistenza dei propri eredi scegliendo di incrociare per sempre le proprie vite.

Quello di genitore sarà di certo un ruolo davvero impegnativo, bellissimo e appagante ma al contempo prevede che l’adulto protagonista di tale evento sia messo alla prova sotto vari aspetti e ciò non sempre trova un riscontro positivo e costruttivo, per entrambe le figure familiari.

Non è facile essere genitori, ma non lo è nemmeno rivestire il ruolo di figli.

Essere figli è qualcosa di innato, lo si vive appieno senza nemmeno quasi rendersene conto fino a quando si arriva ad una età di completa consapevolezza, quando si è consci di rivestire un ruolo che non è solo assunto passivamente, ma ha anche un aspetto attivo: crescere assieme e avviarsi ad un’età in cui forse, sullo sfondo del ciclo vitale canonico di ognuno di noi, i ruoli tenderanno ad invertirsi.

L’essere umano è con probabilità l’animale che si trova ad essere maggiormente in difficoltà quando si tratta di lasciar andare la propria creatura, avendo timore di ciò, venendo forse sopraffatti da nostalgia e rimpianti del tempo che fu.

L’essere figlio è un enorme pregio, ma anche un dovere da rispettare profondamente, poiché ti è stata data la vita con conseguente groviglio intrinseco di enormi, varie e ampliate emozioni, di ogni genere.

Ci si ritrova in questa immane avventura, complicata e unica, variabile e sconosciuta, dove il primo appiglio istintivo è quello con i genitori che ti hanno concesso la possibilità di vivere e a cui saremo sempre legati da sentimenti profondi e mutevoli, a seconda anche delle fasi della vita in cui si è immersi.

Si vive a prescindere, non avendone scelta, restando per sempre aggrappati alla figura dei genitori, e al concetto stesso di essere figli di qualcuno.

Tale stato ci conduce poi, a costruire la propria identità, cementificare le proprie radici, le basi per proiettare un futuro che parte in qualche maniera dal passato.

Non sempre ci si ritrova ad essere genitori, ma sempre saremo figli di qualcheduno.

Cristina Tonelli.

Home
Account
Cart
Search
Explore
Drag